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    Autore Messaggio
    Riccardo
     Oggetto del messaggio: Re: News del giorno
    MessaggioInviato: lun apr 11, 2011 6:09 am 

    Iscritto il: dom nov 21, 2010 6:18 pm
    Messaggi: 1553

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    ragazzi ieri è uscito qst articolo sulla sicilia, ho messo i link dv guardare l'articolo cliccate sul link poi dv andare a pag 46 per leggerlo!
    Nella statistica de Il Sole24ore Catania al 18º posto per reati denunciati contro le estorsioni
    http://giornaleonline.lasicilia.it/


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    Valentina
     Oggetto del messaggio: Re: News del giorno
    MessaggioInviato: mer apr 13, 2011 5:56 am 
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    Iscritto il: sab gen 27, 2007 4:15 pm
    Messaggi: 14472

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    Operazione antidroga Revenge II

    L'associazione Addiopizzo Catania apprende con grande soddisfazione la notizia dell'ultima operazione antidroga, Revenge II,brillantemente compiuta dalla Squadra mobile della Questura di Catania e coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia della Procura etnea. Un'operazione che ha consentito di infliggere un altro duro colpo agli ingenti interessi economici della criminalità organizzata,che fonda gran parte della sua forza economica proprio su fenomeni criminosi come quello dello spaccio di stupefacenti.
    È per questo motivo che Addiopizzo Catania tiene a sottolineare come, ancora una volta, il lavoro delle istituzioni e delle forze dell'ordine si sia dimostrato, con i fatti, efficace e fondamentale, e non soltanto per contrastare le attività dei clan mafiosi e dei gruppi ad essi collegati, ma anche e soprattutto per arginare gli effetti sociali che fenomeni del genere hanno sul nostro territorio, primo tra tutti l'aumento della micro criminalità. Ci auguriamo che i catanesi non siano da meno nel riconoscere il lavoro di istituzioni e forze dell'ordine e decidano, ogni giorno, di collaborare insieme per il ripristino della legalità nella nostra terra.


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    chiara cicala
     Oggetto del messaggio: Re: News del giorno
    MessaggioInviato: mer mag 18, 2011 7:19 am 

    Iscritto il: ven apr 02, 2010 9:11 am
    Messaggi: 134
    Località: catania

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    Smantellate cosche mafiose tra Gela e il Nord, 63 arresti

    Operazione "Tetragona", coinvolte le province di Varese e Genova. Fra le accuse: estorsione, associazione mafiosa, traffico internazionale di sostanze stupefacenti, incendi, detenzione e porto di armi. In cella anche una "talpa" nel Comune.


    Un clan mafioso che aveva costruito una rete tra la Sicilia e il Nord d'Italia: è scattata nella notte una operazione, denominata "Tetragona", contro le cosche di Gela, con 63 ordinanze di custodia cautelare in carcere firmate dal gip di Caltanissetta su richiesta della Dda contro esponenti di primo piano dei clan Rinzivillo ed Emanuello. Tra i 63 c'è anche un impiegato del Comune di Gela, una "talpa" che aveva il compito di informare il clan sugli appalti pubblici banditi dall'amministrazione. Angelo Camiolo, ritenuto uomo di fiducia del clan Emmanuello e vicinissimo all'ex reggente Crocifisso Smorta, attuale collaboratore di giustizia, era incaricato anche di riscuotere le rate estorsive dagli imprenditori che effettuavano i lavori pubblici per conto del Comune.
    Il gruppo gelese aveva esteso i propri traffici fino alla Lombardia e alla Liguria. Le persone coinvolte nell'inchiesta sono accusate, a vario titolo, di estorsione, associazione mafiosa, traffico internazionale di sostanze stupefacenti, incendi, detenzione e porto di armi. Le indagini hanno ricostruito strutture e strategie operative dei clan, nonchè i loro rapporti con i complici insediati al Nord, soprattutto nelle province di Varese e di Genova. Ma il potere delle cosche si era esteso anche ad altre regioni.
    Nel corso dell'operazione sono stati sequestrati appartamenti, ville e società edili per un valore di oltre 10 milioni di euro. Gli affiliati delle due cosche, che sono in lotta tra loro per il predominio mafioso, erano coinvolti anche in un traffico di cocaina importata da Santo Domingo. I proventi venivano reinvestiti in immobili ed imprese commerciali nel Nord Italia. Sono state anche accertate numerose estorsioni nei confronti di imprenditori del settore edile e di titolari di esercizi commerciali.

    _________________
    Bisogna dimostrare al mondo che non siamo il paese di Riina, siamo il paese di Falcone.
    R. Saviano


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    Valentina
     Oggetto del messaggio: Re: News del giorno
    MessaggioInviato: ven giu 17, 2011 9:51 am 
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    Iscritto il: sab gen 27, 2007 4:15 pm
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    http://palermo.repubblica.it/cronaca/20 ... -17823019/

    Vietati i souvenir sulla mafia
    anche se sfottono i boss
    Provvedimento del sindaco di Erice contro le bancarelle che vendono gadget ironici su Cosa nostra. "Possono indurre a messaggi equivoci"


    Vietato esporre souvenir sulla mafia, anche se prendono in giro Cosa nostra, dunque tutti i souvenir sul tema. Lo ha deciso Giacomo Tranchida, sindaco di Erice, suggestivo borgo medievale, di grande richiamo turistico, che sovrasta Trapani. Il primo cittadino ha proibito ai commercianti di esporre pupazzi, magliette, coppole e tutti i souvenir che riportino frasi riconducibili alla mafia anche se l'organizzazione criminale viene presa in giro.

    "Questi gadget - ha detto Tranchida al Giornale di Sicilia - saranno pure ironici ma possono indurre a messaggi equivoci, dando ai turisti un'immagine non certamente bella del territorio". A promuovere il divieto è stato l'assessore al Centro storico Alberto Venza che ha sottolineato: "Abbiamo ricevuto diverse sollecitazioni anche da parte di personaggi illustri che hanno visitato Erice".

    Quello del sindaco non è un invito ma un diktat perentorio tanto che i commercianti che trasgrediranno l'ordine incorreranno in una sanzione amministrativa che potrà arrivare fino a 500 euro. A occuparsi del controllo delle bancarelle sarà la polizia municipale e le altre forze dell'ordine.


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    Roby
     Oggetto del messaggio: Re: News del giorno
    MessaggioInviato: ven giu 17, 2011 5:39 pm 

    Iscritto il: mar feb 12, 2008 5:03 pm
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    Località: Catania

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    ahhhhh finalmente! Ragazzi...non ho mai visto tanti "souvenir mafiosi" come quelli che c'erano ad Erice, era piena!!!

    Ora potranno far girare più souvenir di Addiopizzo Pa e se vogliono...gli mandiamo le nostre bellissime scimmiette!!!


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    Valentina
     Oggetto del messaggio: Re: News del giorno
    MessaggioInviato: dom giu 19, 2011 4:29 pm 
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    Iscritto il: sab gen 27, 2007 4:15 pm
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    http://www.repubblica.it/sport/calcio/n ... -17876467/

    Abete e Prandelli contro la mafia
    "Azzurri sui campi confiscati"
    Il presidente della Federcalcio e il ct accettano la sfida di Don Ciotti: "Quel campo in Calabria è stato tolto alla 'ndrangheta sette anni fa. Serve un segnale forte"


    BOLOGNA - Portare la Nazionale a giocare sul campo confiscato alla mafia. Questa la nuova sfida lanciata dal presidente della Federcalcio, Giancarlo Abete, e dal ct azzurro Cesare Prandelli. Sette anni fa l'impianto in questione è stato confiscato alla 'ndrangheta, ma non è stato mai possibile giocare a causa delle pressioni subite dall'organizzazione mafiosa. L'idea è stata proposta dal presidente di Libera, Don Ciotti, nel corso della consegna a Cesare Prandelli del Premio Bearzot organizzato dalle Acli: "Quel campo in Calabria è stato tolto alla 'ndrangheta sette anni fa. Quando i nostri ragazzi lo hanno visto per la prima volta sono letteralmente impazziti di gioia. Ma poi, per sette lunghi anni, l'organizzazione mafiosa, con le pressioni e le minacce, ha fatto in modo che non vi si giocasse mai. Serve un segnale forte". La risposta di Abete: "Accettiamo le sfide quando sono positive, occorre sempre provare ad affrontarle".

    PRANDELLI - Anche il ct della Nazionale appoggia pienamente l'idea di Don ciotti: "Sì, portiamo gli azzurri ad allenarsi sul campo in Calabria confiscato alla mafia. Sono pienamente d'accordo, è un'iniziativa che dà un senso alle cose che facciamo. Egoisticamente mi piacerebbe perché vorrebbe dire che posso avere un campo dove allenare la Nazionale per qualche giorno". Il ct poi ha aggiunto: "La Nazionale deve essere non solo il simbolo del calcio pulito, ma deve anche saper rappresentare qualcosa di importante per la società civile, un punto di riferimento esemplare, soprattutto in un momento così difficile per il calcio".


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    Valentina
     Oggetto del messaggio: Re: News del giorno
    MessaggioInviato: lun giu 20, 2011 4:10 pm 
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    Iscritto il: sab gen 27, 2007 4:15 pm
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    (ASCA) - Roma, 17 giu - A vent'anni dall'assassinio, Rai 2 propone un film-documentario che ricorda il coraggio di Libero Grassi. Si intitola ''Libero nel nome'' ed e' il documentario che Pietro Durante ha dedicato all'imprenditore ucciso dalla mafia il 29 agosto 1991. Il film sara' trasmesso nella seconda serata di lunedi' 29 agosto.

    Sono passati 20 anni. Libero Grassi, imprenditore palermitano, si rivolge direttamente agli estorsori, che da lui pretendono il pizzo, con una lettera pubblicata in prima pagina sul Giornale di Sicilia. E' il 10 gennaio 1991. Per molti e' la data che segno' l'inizio della lotta al racket.

    Da quel momento nessuno puo' dire ''io non sapevo''. ''Anche d'estate Rai 2 non abbandona l'informazione e l'impegno civile e sociale'', spiega il direttore di Rai 2, Massimo Liofredi. ''Questo documentario, realizzato anche con materiale proveniente dalle Teche Rai, offre importanti spunti di riflessione, in ricordo di una persona che ebbe il coraggio di denunciare pubblicamente i suoi estorsori''.

    Libero Grassi non ha una statua che lo ricorda, ne' una piazza o molte vie a lui intitolate. Libero Grassi ha una lapide, scritta a mano e una macchina rossa dipinta ogni anno dalla moglie e dai figli, sul marciapiede dove i killer di Cosa Nostra lo hanno ucciso sparandogli alle spalle. Molti anni piu' tardi, la sua idea ha scatenato una rivoluzione possibile che oggi coinvolge oltre diecimila cittadini palermitani che si riconoscono in una frase ''Un intero popolo che paga il pizzo e' un popolo senza dignita'''.

    La vicenda di Libero Grassi viene rivissuta, in questo film documentario, dalla moglie e dai figli che ora raccontano anche un nuovo capitolo di questa storia, quello della sua eredita' morale. I ragazzi di Addiopizzo, con Tano Grasso, con un imprenditore che come Grassi si e' ribellato, insieme al presidente dell'associazione Libero Futuro che assiste gli imprenditori taglieggiati dalla mafia, insieme a chi ha voluto la modifica del codice etico di Confindustria, raccontano una straordinaria Palermo animata da una nuova dignita' popolare.

    Si avvera cosi' il sogno di Libero Grassi. Il 29 agosto 1991 e' stato ucciso, ma ''e' morto da persona viva''. Non era un eroe, ma un ''siciliano normale'' che si divertiva a ripetere, coerentemente con tutte le scelte che ha fatto, che il suo ''piu' che un nome e' un aggettivo''. com/mar



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    Valentina
     Oggetto del messaggio: Re: News del giorno
    MessaggioInviato: ven lug 01, 2011 7:32 am 
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    Iscritto il: sab gen 27, 2007 4:15 pm
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    Arrestato Gaetano Riina, fratello del capo di Cosa nostra

    PALERMO (Reuters) - I carabinieri hanno arrestato Gaetano Riina, fratello del capo di Cosa nostra e altre tre persone ritenute appartenenti al mandamento mafioso di Corleone, che svolge ancora un ruolo centrale nell'organizzazione criminale. Lo hanno detto questa mattina i carabinieri in una nota.

    Gli indagati sono a vario titolo accusati di associazione per delinquere di tipo mafioso ed estorsione.

    L'operazione, coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia di Palermo, nasce da un'indagine dei carabinieri di Corleone e dal Ros, che dura da tre anni.

    "Tra gli arrestati spicca Gaetano Riina, fratello di Totò Riina, capo indiscusso di Cosa Nostra", si legge nella nota. "L'indagine mette in luce il ruolo centrale mantenuto dal mandamento di Corleone nonostante l'arresto dei capi storici, grazie anche alla guida dell'anziano corleonese Gaetano Riina".


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    Valentina
     Oggetto del messaggio: Re: News del giorno
    MessaggioInviato: mer ago 03, 2011 6:12 pm 
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    Iscritto il: sab gen 27, 2007 4:15 pm
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    http://www.cataniaoggi.com/cronache/in- ... paola.html
    Arrestato latitante vicino ai Santapaola


    Questa mattina, in contrada Vaccarizzo, all’interno di un villaggio balneare, i Carabinieri della squadra "Catturandi" del Nucleo Investigativo hanno tratto in arresto Salvatore Zito 50enne pluripregiudicato catanese, con precedenti per associazione per delinquere di stampo mafioso, rapina, detenzione e porto abusivo di armi, e spaccio di sostanze stupefacenti, dando così esecuzione all’ordine di cattura emesso nei suoi confronti dalla Procura Generale della Repubblica di Catania.

    Secondo l'accusa, Zito era stato, infatti, coinvolto, insieme ad altre 24 persone, in una prolungata e complessa attività di indagine, che aveva permesso di individuare e ricostruire una fitta e corposa organizzazione mafiosa operante sul territorio catanese e dedita alla commissione di numerosissime estorsioni, per le quali ci si avvaleva della forza intimidatrice scaturente dal legame con il clan Santapaola. Zito deve scontare una pena di 7 anni di reclusione. Salvatore Zito inteso "Turi malavita", militante storico del clan Santapaola e ritenuto l’attuale responsabile del Villaggio Sant’Agata, roccaforte di Cosa Nostra catanese, inizia la sua carriera con una serie di rapine in trasferta, ai danni di istituti di credito del nord Italia.

    Attività, secondo gli investigatori, che gli garantisce quella disponibilità economica e quel "peso specifico" per prendere piede e guadagnare punti all’interno dell’organizzazione criminale catanese, in seno alla quale si ritaglia il settore, sicuramente redditizio e notoriamente delicato, delle estorsioni ai danni di esercizi commerciali. Solo una attenta, paziente e meticolosa attività info-investigativa, condotta per mesi dai militari della squadra "Catturandi" dei Carabinieri di Catania, istituzionalmente devoluta alla ricerca ed alla cattura dei "latitanti", ha permesso di localizzare il "covo" di Zito.

    E’ stato lo stesso pregiudicato a confermare, infatti, di cambiare nascondiglio con cadenza settimanale, e di prediligere, in questo periodo estivo, le località balneari, dove era convinto che fosse più facile passare inosservato e confondersi tra i turisti che le affollano. Circostanza che, in realtà, ha reso più semplice le ricerche degli investigatori, che in quei contesti potevano sicuramente godere di maggiore libertà di movimento e di altrettanta anonimia che non nella difficile realtà e nel clima ostile di quello che era il suo quartiere. E’ stato, infatti, proprio all’interno di un residence sul mare che i Carabinieri lo hanno individuato e, successivamente, catturato, "travestendosi" da villeggianti, con tanto di costume e telo da mare, tanto che lo stesso Zito ha faticato a capire che coloro che gli si erano avvicinati e lo aveva bloccato, erano in realtà Carabinieri.

    Al momento dell’arresto, Zito, che in quei luoghi beneficiava della complicità e del supporto logistico da parte dei suoi stessi affiliati, è stato trovato in possesso di una pistola marca Taurus, cal. 9x21, carica, ma non ha opposta alcuna resistenza. Per gli investigatori, il fatto che fosse armato, è frutto dell’attuale clima di tensione e di precarietà degli equilibri tra i vari clan del capoluogo etneo, se non all’interno degli stessi. Inoltre, nel luglio del 2008, gli è stato ucciso il fratello, Carmelo, vittima di un agguato nel popoloso quartiere San Cristoforo, dove è stato colpito mortalmente da diversi colpi di arma da fuoco: episodio che poi le indagine hanno, però, ricondotto a futili motivi, ed, in particolare, alla vendita di un motorino.


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    Valentina
     Oggetto del messaggio: Re: News del giorno
    MessaggioInviato: mer ago 10, 2011 7:06 am 
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    Iscritto il: sab gen 27, 2007 4:15 pm
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    Estorsioni: mafioso arrestato a Catania
    Avrebbe chiesto pizzo a titolare officina meccanica

    (ANSA) - CATANIA, 9 AGO - I carabinieri hanno arrestato per estorsione Giuseppe Miano, 53 anni, con precedenti per ricettazione porto abusivo di armi, spaccio di sostanze stupefacenti, e associazione mafiosa. Miano, che apparterrebbe al clan Santapaola, avrebbe chiesto il pizzo al titolare di una officina meccanica nella zona industriale.


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