Le aziende confiscate alla criminalità organizzata ed i dipendenti di queste aziende sono un patrimonio per lo Stato.
Vanno tutelate anche preventivamente da fallimenti, svendite o vendite ai precedenti illegittimi proprietari.
La legge in materia va riformata con urgenza, ma soprattutto occorre garantire estrema severità nei confronti di tutti quegli amministratori giudiziari collusi o incapaci che non troppo raramente tradiscono lo spirito del loro ruolo. Nell'attesa che ne vengano definitivamente accertate le responsabilità a vario titolo, le autorità competenti dovrebbero già poterli sospendere immediatamente dall'albo di riferimento ed assicurare (pubblicamente) ai cittadini che mai più gente incapace o gente collusa gestirà patrimoni così importanti e delicati come le aziende confiscate alla mafia.