Il vile attentato al Presidente del parco dei Nebrodi Giuseppe Antoci è un fatto gravissimo che travalica i confini della provincia di Messina perché rischia di riportare indietro 30 anni le lancette della storia nella nostra isola. Rischia di cancellare di colpo quanto in questi anni è stato costruito sul fronte della lotta alla mafia dando una immagine che, per fortuna, non corrisponde alla realtà.
Ci sono zone della Sicilia in cui lo Stato sembra assente.
Cesarò, piccolo comune dei Nebrodi al confine con la provincia di Catania, è una di queste zone franche per la criminalità. L’agguato a Giuseppe Antoci, Presidente del Parco dei Nebrodi, al quale va la nostra solidarietà e l'invito a continuare nella sua battaglia per l'affermazione della legalità, è solo l’ultimo di una serie di gravi episodi rimasti senza risposta.
Venerdì 22 aprile alle ore 10:30, presso la sede di via Grasso Finocchiaro 112, Addiopizzo Catania presenterà in conferenza stampa la petizione sulla certezza della pena già depositata alla Camera dei Deputati ed al Senato.
Verranno illustrate nel dettaglio le richieste avanzate in sede parlamentare su un tema, quello della certezza della pena, che riteniamo sia di fondamentale importanza per la società civile.
Prendiamo atto che secondo il Dott. Mieli, con riferimento alla lotta alla mafia, “nessuna guerra, come insegna la storia, ha vittorie o sconfitte definitive”. Evidentemente, il Dott. Mieli non la pensa come quel “qualcuno” secondo il quale, invece, “la mafia è un fenomeno umano, e come tutti i fenomeni umani è destinato a finire”. Ma d’altronde, si potrebbe osservare, quel “qualcuno” non era mica uno storico. Era “solo” un magistrato.
Trasmettiamo, in allegato alla presente, la lettera del dott. Luciano Modica, amministratore giudiziario della Geotrans, azienda confiscata alla famiglia Ercolano, che fa parte della lista pizzo free della nostra associazione.
Riteniamo che quanto in essa denunciato meriti la giusta attenzione da parte degli organi di informazione, dei competenti organi istituzionali e delle associazioni di categoria.
Un plauso all'operazione portata a termine dal Comando Provinciale dei Carabinieri di Catania che stanotte hanno arrestato ben 109 presunti affiliati al clan Laudani.
Addiopizzo Catania esprime rinnovata stima alla Squadra Mobile e alla DDA etnea per l'operazione "Bulldog".
Ancora una volta è stata eseguita un'operazione dai numeri importanti (sono 16 gli arrestati, presunti appartenenti alla cosca Santapaola-Ercolano) e dai risvolti ancor più incisivi sul tessuto "sporco" di questo territorio.
Ci sono battaglie che ti sfiancano e ti fanno passare la voglia.
Quella contro la burocrazia è una di queste.
Dalle Prefettura è arrivata la richiesta, per le associazioni , come la nostra, che hanno la personalità giuridica,di costituire un fondo di dotazione (vale a dire dei soldi da tenere immobilizzati sul conto corrente). Stiamo facendo i salti mortali per raggiungere la cifra che ci è stata richiesta perché riteniamo che le regole vanno comunque rispettate.
Addiopizzo Catania ha appreso dalla stampa che un volontario della Onlus NEW CITTA’ DI CATANIA, che gestisce un servizio di ambulanze, è stato coinvolto nell’operazione di polizia denominata Revenge 5 che il 24 novembre scorso ha portato all’arresto di 37 presunti appartenenti alla cosca Cappello-Bonaccorsi.
Rilanciamo con forza l’invito a denunciare rivolto agli imprenditori dal Procuratore della Repubblica di Catania e dal Comandante Provinciale dei Carabinieri, con i quali ci complimentiamo per la brillante operazione che ha consentito l’arresto di 8 persone appartenenti al clan del Malpassotu.