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Martedì, 08 Giugno 2010 02:00

Incontro - dibattito di addiopizzo catania sul tema “estorsione, dal parcheggiatore abusivo al mafioso”

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CATANIA - Il Coro di Notte della Facoltà di Lettere e Filosofia di Catania ha ospitato l'incontro organizzato dall'Associazione Addiopizzo di Catania sul tema "Estorsione, dal parcheggiatore abusivo al mafioso". Ospiti e relatori qualificati il Sostituto Procuratore della DDA di Catania Francesco Testa ed il presidente dell'Associazione Antiracket ed Antiusura Pedemontana Rocco Chinnici, Claudio Risicato.

Dopo l'introduzione da parte dei rappresentanti di Addiopizzo è stato il Sostituto Procuratore della DDA di Catania Francesco Testa a fare un rapido e preciso excursus dell'attività criminale e mafiosa che negli ultimi anni ha subito un radicale mutamento, affinando le armi, strizzando l'occhio alla più moderna tecnologia, alla new economy. "La strategia della tensione oggi non paga più - ha sottolineato il dott. Francesco Testa - ormai l'85% del fenomeno estorsivo è cambiato. Una volta era il criminale ad avvicinarsi al commerciante, all'imprenditore per chiedere il pizzo, adesso invece è cambiato l'approccio. Oggi è il grande gruppo imprenditoriale a cercare il contatto con il referente locale del clan malavitoso per mettersi a posto, per chiedere quali sono le regole. Adesso l'estorsione consiste nella richiesta di posti di lavoro, nella eventuale licenza di costruzione del capannone della nuova azienda e poi nel poter imporre i prodotti commerciali che loro vogliono. Si è creato ormai un autentico monopolio nei mercati, difficile e sempre più complicato da debellare, anche perché bisogna entrare nella mente del criminale, bisogna intuire ed anticipare le sue mosse".


ll dott. Testa ha poi parlato del disegno di legge sulle intercettazioni telefoniche, su ciò che può provocare nello sviluppo delle indagini e sulla poca informazione che i cittadini hanno dell'argomento.
Di estorsione, ma anche di usura e legalità e dei provvedimenti che ci si aspetta dal Governo centrale, si è soffermato il presidente dell'Associazione Antiracket ed Antiusura Pedemontana Rocco Chinnici, Claudio Risicato che ha prima tracciato un quadro ben preciso del suo impegno come coordinatore dell'associazioni antiracket ed antiusura del Sistema Confcommercio di Catania. "Sono quattro le associazioni antiracket ed antiusura all'interno del Sistema Confcommercio di Catania - ha sottolineato Risicato - che è la più importante organizzazione datoriale della nostra provincia con oltre 16.000 aziende associate. Le associazioni antiracket operano giornalmente per liberare l'impresa dall'ipoteca mafiosa in stretto contatto con gli imprenditori, le forze dell'ordine, la magistratura e la Prefettura di Catania. Numerosi sono stati gli interventi formativi di contrasto all'illegalità e alla criminalità mafiosa effettuati durante i nostri corsi di formazione e gli incontri con studenti di Catania e provincia".


Risicato, sollecitato dalle domande degli studenti, ha ribadito poi che oggi sono cresciuti gli operatori economici disposti a collaborare con le istituzioni. "Occorre sempre denunciare e non pagare o scendere a patti con chi si presenta, minaccia o chiede in modo concreto - ha detto Risicato- inoltre, come coordinatore delle associazioni antiracket, invito sempre gli imprenditori a diffidare da chi offre denaro facile senza troppe formalità in quanto usura e criminalità mafiosa distruggono le persone e corrodono l'economia legale. Le nostre associazioni sono pronte ad assistere anche in maniera anonima chiunque voglia denunciare di essere vittima dell'usura. Chi è vittima dell'usura può usufruire dei benefici previsti dalla Legge 108 e la strada da percorrere per liberarsi dagli strozzini o degli estorsori è una sola: la denuncia.


A chiusura dell'incontro i rappresentanti di Addiopizzo Catania hanno comunicato che sono oltre quattromila i consumatori che sostengono i negozi di Catania che non pagano il pizzo. Infine, Addiopizzo Catania si prepara ad un passo storico, ovvero la presentazione in Prefettura per la metà di giugno della propria lista di commercianti che non pagano il pizzo.


Fonte: cronacaoggi.it

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