Stampa questa pagina
Mercoledì, 09 Dicembre 2009 01:00

Imprenditori denunciate il pizzo

Scritto da
Vota questo articolo
(0 Voti)

L'associazione antiracket - antiusura del Sistema Confcommercio "Rocco Chinnici" si è detta vicina al lavoro svolto nelle scuole dai ragazzi di Addiopizzo Catania e plaude all'iniziativa di incontrare gli studenti per promuovere i valori della legalità.

«L'encomiabile lavoro di indagine condotto dai giovani di Addiopizzo nelle scuole - afferma il presidente della "Rocco Chinnici" Claudio Risicato - dimostra quanto è poco diffusa la cultura della legalità anche negli istituti superiori. In questa nostra terra si sono quasi del tutto persi alcuni valori fondamentali per l'ordinata convivenza civile, così da consentire la diffusione di una cultura "mafiosa" che nega il merito, che afferma l'apparire piuttosto che l'essere, esalta l'individualismo ed il successo a qualunque costo, impone il favore piuttosto che il diritto". In questo scenario, anche per l'arretratezza economica presente nella nostra Isola, la mafia, intesa come organizzazione criminale, prospera. L'economia legale sembra cedere terreno all'economia illegale, forte quest'ultima della possibilità di utilizzare ingenti risorse a costo zero. Tra l'altro la stretta creditizia degli ultimi tempi accresce il fenomeno dell'usura che attanaglia imprese e famiglie nel totale disinteresse dei governanti. "Un quadro inquietante - continua Claudio Risicato - nonostante i pesanti colpi inferti all'ala militare della mafia da parte dei Magistrati e delle Forze dell'Ordine ai quali va espresso il più vivo ringraziamento pur sapendo dei disagi operativi dovuti alle scarse risorse economiche".

Proprio nella provincia di Catania negli ultimi mesi con brillanti operazioni sono state decapitati i vertici di importanti famiglie mafiose ed assicurate alla giustizia decine di criminali. Purtroppo in una di queste operazioni è emerso che alcuni cittadini, tra essi imprenditori, medici, poliziotti, con scarso senso etico, si rivolgevano all'organizzazione mafiosa per concludere affari, dirimere controversie ecc. accrescendo in tal modo il potere gestionale della criminalità organizzata e depotenziando la credibilità dello Stato. "La strada per la difesa della legalità e dei diritti è fortemente in salita - lamenta il presidente della Rocco Chinnici - occorre, pertanto, che ognuno faccia in fretta la propria parte. Si deve intervenire a partire dalla famiglia per continuare nella scuola, nelle imprese, nelle Istituzioni, nella classe dirigente alla quale si chiede con forza il buon esempio ed una corretta amministrazione della cosa pubblica. Alle imprese si chiede con un cambio di mentalità di non subire più l'estorsione, l'usura, la concussione, bisogna immediatamente denunciare i malavitosi anche perché la magistratura e le forze dell'ordine assicurano il massimo impegno e gli interventi economici a favore delle imprese danneggiate sono abbastanza celeri con l'intervento delle Prefetture".

Letto 3120 volte