Mentre a Palermo l'inchiesta della Procura di Caltanissetta scoperchia un vaso di Pandora sulle amministrazioni giudiziarie poco chiare dei beni confiscati alla mafia, a Catania in un convegno-seminario organizzato dalla sezione provinciale dell'Associazione Nazionale Consulenti del lavoro proprio ieri si è parlato di buone pratiche di riutilizzo sociale dei beni confiscati.
Tema quanto mai attuale e con relatori autorevoli, che hanno offerto non solo spunti di riflessione, ma soluzioni pratiche sulle possibilità occupazionali.
Di appelli e richieste di intervento al presidente della Regione Rosario Crocetta ne hanno lanciato parecchi in questi ultimi giorni. E attraverso tutti i canali: facebook, twitter, youtube, televisione, il giornale, web: insomma chi più ne ha, più ne metta. E tutto per chiedere il completamento dei lavori di ristrutturazione dell'oratorio San Pio X.
CATANIA – Sono già numerosi i siciliani illustri ad aver sposato l’iniziativa, decidendo di “tagliare il pizzo” scaricando e condividendo Piacere Salvatore. Salvo La Rosa, Giuseppe Castiglia, Lello Analfino dei Tinturia, Matteo Amantia, Antonio Perdichizzi di Confindustria, il sindaco Enzo Bianco, l’assessore alla Cultura, Orazio Licandro e l’amministrazione comunale tutta. Così come sono tante le radio, le associazioni e i singoli cittadini che contribuiranno a fare di Piacere Salvatore il tormentone antimafia a sostegno di Addiopizzo. E tanti altri se ne aggiungeranno.
Per commemorare Paolo Borsellino, a 22 anni dalla strage di via D'Amelio in cui il Giudice antimafia perse la vita insieme alla sua scorta, ieri in città sono state tre le manifestazioni organizzate dall'Aimm (Associazione magistrati per i minorenni e la famiglia), AddioPizzo e dalla III circoscrizione Borgo-Sanzio.
Forse non tutte le risposte ai tanti quesiti posti sono state date, ma non v'è dubbio alcuno che l'incontro organizzato da «Addiopizzo» a Palazzo della cultura abbia offerto spunti di riflessione, numerosi e certamente interessanti, sul fenomeno mafioso che da decenni soffoca lo sviluppo di questa terra. Del resto non avrebbe potuto essere altrimenti, visto che ad intrattenere una platea numerosa e che ha seguito tutti gli interventi con grande trasporto, c'erano tre magistrati di altissimo profilo quali Sebastiano Ardita (catanese, procuratore aggiunto a Messina dopo una brillante esperienza al Dap), Nino Di Matteo (palermitano, sostituto procuratore minacciato di morte dal boss sanguinario Totò Riina) e Nicola Gratteri (procuratore aggiunto a Reggio Calabria ma, come fra il serio e il faceto lo ha definito lo stesso Ardita, "ministro della Giustizia in pectore"), nonché il giornalista Saverio Lodato, che ha seguito per decenni le vicende della Procura di Palermo (e non soltanto...).
CATANIA – Il cortile di Palazzo Platamone ha ospitato un confronto appassionato sulla lotta alla mafia. Un dibattitto vivace, organizzato da Addiopizzo Catania, che ha visto sul palco dei relatori Nino Di Matteo, sostituto procuratore di Palermo, Sebastiano Ardita, procuratore aggiunto di Messina, Saverio Lodato, giornalista e Nicola Gratteri, procuratore aggiunto di Reggio Calabria.
“Questo non è un salotto, è un dibattito – ha esordito Chiara Barone di Addiopizzo- come associazione siamo convinti che prima di parlare bisogna agire. Noi utilizziamo in questo convegno la parola antimafia perché qui ci sono i veri esponenti della lotta alla mafia. Non è facile parlare né definire la mafia, usiamo la definizione di Giovanni Falcone, è un fenomeno umano, fatto di uomini e donne".
Un lungo corteo si è mosso dal Giardino Bellini per raggiungere Palazzo Platamone. Nel Cortile, la lettura dei nomi delle vittime per voce dei ragazzi delle scuole ma anche dei familiari di Fava, Montana, Agosta e delle Autorità intervenute insieme al sindaco Bianco.
Vivo apprezzamento» è stato espresso dal sindaco Enzo Bianco per la confisca di aziende riconducibili alla famiglia Ercolano-Santapaola. Il primo cittadino si è «personalmente congratulato con il procuratore Giovanni Salvi, il direttore della Dia di Roma e il comandante provinciale dei carabinieri, colonnello Alessandro Casarsa.
Sul decreto “svuota carceri” diventato legge, AddioPizzo catania ha organizzato un incontro con l’ex sottosegretario di Stato alla Giustizia, Giuseppe Berretta, ed il presidente della sezione catanese dell’Associazione Nazionale Magistrati, Pasquale Pacifico.
AddioPizzo Catania ha organizzato un faccia a faccia tra l'ex sottosegretario alla Giustizia Giuseppe Berretta e il presidente dell'Anm etnea Pasquale Pacifico. Un tema caldissimo che da tempo divide politica e magistratura.
CATANIA - Pomeriggio di dibattito nella sede di LiveSiciliaCatania che ha ospitato l'incontro di AddioPizzo Catania sul fenomeno dei posteggiatori abusivi in città. Relatori il presidente dell'Associazione etnea Rosario Lupo e il tecnico giuridico Chiara Barone.
Né mafia né racket. Gli studenti dell’istituto comprensivo “De Roberto” dicono
no a due piaghe che distruggono la società moderna e lo fanno nel corso dell’incontro
con i volontari dell’associazione “AddioPizzo Catania”.
Legalità e lotta alle estorsioni attraverso la visione di un breve ma appassionato
filmato dove scorrono le immagini di Giuseppe Fava, Beppe Montana, Ninni
Cassarà, Pio La Torre, Carlo Alberto Dalla Chiesa. E poi Falcone, che appare sullo
schermo in tutte le sue espressioni: da quella crucciata ed attenta durante i
processi, fino al sorriso disteso e rilassato nei momenti di svago accanto all’amico e collega Borsellino.
CATANIA - Il clima ci può trarre in inganno ma il Natale in realtà e proprio dietro l'angolo. Tra un mese si inizierà a respirare l'atmosfera della festa più attesa dell'anno, con luci, colore, vetrine colorate e la preparazione di alberi e presepi. AddioPizzo bussa alla porta del cuore dei catanesi e chiede un gesto di generosità e altruismo nei confronti dei più bisognosi, per "regalare loro un sorriso". Chiara Barone, in una lunga intervista, spiega a LiveSiciliaCatania l'anima del progetto e i risultati raggiunti. Ma dalle sue parole emerge un dato inquitante: "4 anni fa ci chiedevano vestiti, oggi ci chiedono soprattutto cibo. Lo sforzo che chiediamo ai catanesi quest'anno quindi è un po’ più grande: alimenti e materiale didattico più ancora che vestiti o giocattoli. Fuori c'è bisogno davvero di generi di prima necessità. E non sono realtà a noi così lontane".
Un murales per ricordare il sacrificio di un uomo, di un giudice, Paolo Borsellino, che ha cambiato la vita di generazioni di giovani, modificando stili di vita e pensieri; la legalità non più come qualcosa da sussurrare sottovoce, ma un principio da affermare giorno dopo giorno, con gesti concreti.
E' l'obiettivo che gli studenti del liceo delle Scienze umane "De Sanctis" di Paternò, hanno voluto raggiungere con la realizzazione di un murales, inaugurato ieri mattina.