Sabato, 09 Luglio 2011 02:00

Restituito alla città il murale su Capaci

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Per festeggiare il loro quinto compleanno, i giovani di Addiopizzo Catania hanno restituito alla città un murale in ricordo della strage di Capaci. Il grande dipinto che raffigurava i volti di Giovanni Falcone e Francesca Morvillo, giorni fa, subito dopo la realizzazione, è stato barbaramente vandalizzato con della vernice rossa all'altezza del viso sorridente del giudice Falcone.


Con un appuntamento alla facoltà di Lettere e Filosofia di Catania, oggi l'associazione ha incontrato la città e, insieme al vicesindaco Luigi Arcidiacono, a Rosalba Terrasi, vedova dell'agente Rocco Di Cillo, al procuratore capo Michelangelo Patanè e a Giovanni Sammarco, fratello del caposcorta del giudice Falcone scampato miracolosamente all'attentato, ha scelto di riconsegnare ai cittadini catanesi il grande murale di viale Ulisse.

VITE DONATE ALLA GIUSTIZIA - Da mesi, infatti, l'associazione porta avanti l'iniziativa «Un muro contro la mafia», realizzando in diverse parti della città scritte murarie in ricordo dei volti e dei nomi che hanno contrastato la criminalità organizzata in Sicilia. «Un muro contro la mafia è un'iniziativa di tutti la Catania onesta che ha voglia di lottare - spiega Salvatore Grasso, vicepresidente di AddioPizzo - e per questo, dopo un primo momento di delusione, davanti al gesto imbecille di chi ha deciso di imbrattare il murale, abbiamo scelto di rimetterci a lavoro. La più grande soddisfazione è la solidarietà della gente. In giorni come questo, infatti, sentiamo forte la vicinanza dell'associazioni giovanili, dei gruppi antiracket e delle stesse istituzioni. Abbiamo voluto fortemente - continua Grasso - che fosse presente qui oggi la vedova Di Cillo, per ricordare chi ha donato la propria vita per la giustizia. Il murale, infatti, contiene i nomi di tutti gli agenti di scorta che sono morti durante la strage. Non possiamo e non dobbiamo dimenticare neanche loro».

LA VEDOVA DICILLO - «Vivere accanto ad un componente delle forze dell'ordine - racconta la vedova Dicillo - significa sentire ancora più forte la responsabilità di combattere ogni forma di violenza e sopraffazione, per questo oggi sono felice di essere qui, insieme ad un gruppo di giovani coraggiosi che sanno cosa significa lottare». Il murale, dipinto gratuitamente dall'artista Antonio Barbagallo, studente dell'Accademia delle Belle Arti, è stato realizzato grazie ad alcuni fondi - necessari per l'acquisto dei materiali - recuperati nel periodo pasquale con una lotteria dal nome «Regaliamo una sorpresa» e con il patrocino del Comune di Catania.

Fonte: corrieredelmezzogiorno.it

 

inaugurazione murales

Letto 7292 volte Ultima modifica il Giovedì, 28 Giugno 2012 19:24

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