Sabato, 14 Luglio 2012 02:00

Borsellino e l'agenda rossa sul muro del carcere

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CATANIA - L'agenda rossa aperta, e lui con le mani in tasca e sul volto un'espressione sospesa: prende forma a Catania il murales che i ragazzi di AddioPizzo stanno completando sul muro del carcere di Piazza Lanza. «È' ancora solo una parte – spiegano i volontari all'Italpress- perchè dobbiamo ancora disegnare gli uomini della scorta, così come abbiamo fatto per il murale dedicato a Falcone».

Stavolta, a differenza dell'opera precedente, si tratta di un'immagine interrogativa, che riflette le ombre e le ipotesi legate alla misteriosa sparizione dell'agenda del magistrato. «Tra pochi giorni saranno 20 anni – aggiungono i ragazzi - da quando i siciliani capirono che Palermo era diventata la nuova Beirut con i brandelli dei corpi di Paolo Borsellino e dei ragazzi della scorta sparsi sui muri di via D’Amelio. Siamo profondamente convinti che il ricordo, la memoria storica, vada non solo difesa ma esercitata ogni giorno, specie da parte delle nuove generazioni. I loro volti e quello di Paolo Borsellino compariranno sul muro del carcere di piazza Lanza, accompagneranno con il loro sguardo i catanesi 365 giorni l’anno, saranno i silenziosi amici di quanti, ogni giorno, transiteranno per via Cesare Beccaria, ma, soprattutto, costituiranno il primo tassello di un lungo itinerario della memoria che avrà molti altri protagonisti e che, ci auguriamo, possa essere apprezzato ed onorato da questa città».

Per Addiopizzo, c'è il rischio che molti non ricordino Agostino Catalano, Eddie Cosina, Vincenzo Li Muli, Emanuela Loi e Claudio Traina: ecco perchè hanno dedicato a loro parte del ricavato della scorsa lotteria di Pasqua, che ha dato una mano anche a Laura Salafia. Le difficoltà non mancano: ma i giovani volontari catanesi non si arrendono e, pur sapendo che non riusciranno a terminare entro il 19 luglio, invitano tutti i cittadini a far parte del progetto e dare loro una mano: «E’ arrivato il momento di sporcarsi le mani – concludono, in un appello alla città - con quei colori che daranno vita a quei volti, è arrivato il momento di sentirsi partecipi di questo progetto, di pensare e dire “c’ero anch’io“ La vostra voglia di esserci sarà il modo più bello per ricordare Paolo ed i ragazzi della scorta».

 

Fonte: Italpress

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