Venerdì, 07 Novembre 2008 01:00

Maxi sequestro a prestanome del boss

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PALERMO - I carabinieri del Gruppo di Monreale hanno sequestrato beni per un valore complessivo di 100 milioni di euro. Si tratta di immobili e appezzamenti di terreni riconducibili all'imprenditore Salvatore Buttitta, morto nell'agosto scorso e ritenuto un prestanome del boss Bernardo Provenzano.

A Cosa nostra avrebbe "prestato" le sue cave per incontri di mafia: luoghi insospettabili dove si sarebbero riuniti anche latitanti di spicco. Buttitta, godeva della totale fiducia dei vertici dei clan. Processato per associazione mafiosa, assolto e scarcerato nel 2004, ha continuato indisturbato a fare affari con le famiglie in particolare di Bagheria, feudo del boss Bernardo Provenzano, e di Caccamo, grazie ai suoi rapporti con i fratelli Rinella, a capo del mandamento.Nel mercato delle forniture edili aveva raggiunto una posizione leader che gli ha consentito di accumulare un patrimonio milionario. L'ultima tranche, sequestrata oggi, era intestata a lui, alla moglie Giuseppa Avorio e ai quattro figli. Sotto sequestro sono finiti 24 terreni, adibiti a pascolo e coltivazioni, e 33 unità immobiliari.Il provvedimento è dei giudici del tribunale di Palermo, sezione misure di prevenzione, su richiesta dei pm della Direzione distrettuale antimafia. I carabinieri hanno eseguito un provvedimento di sequestro di beni applicando una nuova norma del pacchetto sicurezza in cui è previsto che le misure di prevenzione patrimoniale possano essere applicate anche in caso di morte del soggetto proposto.E' una delle prime volte che si applica.

 

Fonte: lasiciliaweb.it

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