Antonio Montinaro (Calimera, 1962 - Capaci, 23 maggio 1992) è stato un poliziotto italiano.
Assistente della Polizia di Stato, era il capo della scorta di Giovanni Falcone, ucciso nella strage di Capaci.

Montinaro viaggiava nella prima delle tre Fiat Croma che riaccompagnavano il magistrato, appena atterrato a Punta Raisi da Roma, a Palermo. L'auto era guidata da Vito Schifani, sul sedile posteriore stava l'agente Rocco Di Cillo (Falcone guidava la Croma bianca che li seguiva, e su cui viaggiava anche la moglie Francesca Morvillo). Nell'esplosione, avvenuta sull'autostrada A29 all'altezza dello svincolo per Capaci, i tre agenti morirono immediatamente, poiché la loro auto fu quella investita con più violenza dalla deflagrazione, tanto da essere sbalzata dal manto stradale in un giardino di olivi a più di dieci metri di distanza.
Montinaro, di origine calimerese aveva 30 anni e lasciava la moglie e due figli.
In sua memoria il Comune di Calimera ha intitolato una piazza ed eretto un piccolo monumento costituito da un masso estratto dal luogo dell'attentato e da un albero di mandarino di Sicilia.
Riguardo la sua rischiosa mansione di scorta al giudice Falcone commentò:
«Chiunque fa questa attività, ha la capacità di scegliere tra la paura e la vigliaccheria. La paura è qualche cosa che tutti abbiamo: chi ha paura sogna, chi ha paura ama, chi ha paura piange. È la vigliaccheria che non si capisce e non deve rientrare nell'ottica umana.»
Avrebbe detto scherzando a Michele Naccari, un fotografo di cronaca nera:
«Dai che prima o poi mi faranno saltare in aria ed allora farai davvero uno scoop.»

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