Mercoledì, 25 Luglio 2012 02:00

Addiopizzo: murales in ricordo della strage di via D'Amelio

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Un nuovo murales dell'associazione antiracket Addiopizzo, ancora in fase di adempimento, figura sulle mura del carcere di Catania in via Cesare Beccaria di fronte la scuola media statale "Ettore Majorana".
L'opera, realizzata in ricordo della strage di via D'Amelio, porta la firma dell'artista catanese Antonio Barbagallo che conduce il progetto "Un muro contro la mafia", iniziato l'anno scorso dall'associazione con la creazione di altri due murales, tra cui quello sito sulle mura del viale Ulisse in memoria della strage di Capaci.

Una grande agenda rossa aperta posizionata al centro: alla sua sinistra si innalza il mezzo busto ed il viso sorridente di Paolo Borsellino, sulla destra, invece, iniziano a prendere forma e colore gli uomini della scorta, su entrambe le estremità le tessere di un puzzle.

«Volevamo continuare il progetto "Un muro contro la mafia" e abbiamo voluto farlo ricordando la strage di via D'Amelio – afferma Irene Di Nora, membro attivo di Addiopizzo. L'obiettivo principale non è il semplice ricordo, ma il ricordo che spinge i cittadini all'azione quindi all'impegno quotidiano e ad esercitare la legalità giorno dopo giorno. Questi murales non vogliono essere solo commemorativi ma devono essere un modo per proseguire verso quello che per noi è di fondamentale importanza, rappresentato dalla scritta che abbiamo realizzato a Nesima: "Contro la mafia l'amore per la memoria e l'impegno per l'azione"».

La scelta del luogo non è assolutamente casuale, come la stessa Irene ci racconta: «Il carcere è un luogo assolutamente significativo che deve avere una funzione rieducativa. Di conseguenza, queste persone, questi esempi di vita, sono esempi alternativi, esempi di giustizia e legalità e sicuramente di grande importanza.

Poi abbiamo scelto questo luogo per la presenza della scuola, dato il nostro costante lavoro in molti istituti: andiamo a fare incontri informativi nelle scuole, parliamo del nostro lavoro, raccontiamo storie come quella di Capaci e di via D'Amelio».

Grande disponibilità e gentilezza è stata dimostrata dai dirigenti e dal personale del carcere. Stessa partecipazione hanno dimostrato, in seguito all'appello lanciato dall'associazione su Facebook, i cittadini di Catania.

«Noi diciamo sempre che il murales non è il murales Addiopizzo ma è il murales della città Catania – continua Irene - noi lo realizziamo, ma ci facciamo semplicemente da portavoce. Un pezzo di questo murales è di tutti i cittadini catanesi che con due euro hanno acquistato il biglietto della lotteria di Pasqua. Volevamo avere un contatto diretto con la città invitando tutti i catanesi e devo dire hanno risposto in tanti. Noi però vorremo che le persone si coinvolgessero e che fossero chiamati ad aiutarci ogni giorno in tutte le attività che facciamo a prescindere dal murales».

Quando chiediamo cosa simboleggiano le tessere Irene risponde che «Il puzzle è presente perchè il murales fa parte di un progetto più ampio che poi si scopre nel tempo».

La Redazione di Oggimedia ringrazia Irene e l'associazione Addiopizzo, sostenendo il loro impegno sempre attivo e costante, ed invita tutti i cittadini catanesi a dare una "pennellata" significativa al murales in via Cesare Beccaria dove i ragazzi sono presenti dalle 09:30 alle 14:30.

 

Fonte: oggimedia.it

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