Lo svelamento delle figure sul murale è stato preceduto da un incontro nell'aula magna della scuola media 'Q. Maiorana', al quale hanno preso parte, tra gli altri, i familiari della maggior parte delle vittime di mafia raffigurate nel murale, tra cui Elena fava, figlia del giornalista Pippo Fava, ucciso dalla mafia a Catania il 5 gennaio del 1994. "Il valore della memoria - ha detto Elena fava- è una cosa fondamentale perché Catania è una cità che spesso dimentica e ha bisogno continuamente di avere stimolato il ricordo".
"Il valore della memoria - ha detto il presidente di Addiopizzo Catania Totò Grosso - è importantissimo perché grazie ad essa si può iniziare a prendere coscienza dei ciò che possiamo fare noi per questa terra". "Non è un caso - ha aggiunto - che l'inaugurazione del murale avvenga in una scuola media di fronte il carcere perché sono i giovani il futuro e i presente di questa terra. Tutto deve iniziare da loro e devono essere loro i primi a prendere coscienza di chi sono gli uomini che sono morti per questa terra e seguire le loro orme".
Fonte: giornaledisicilia.it