Il provvedimento di sequestro e' stato emesso dalla sezione misure di prevenzione del Tribunale composta dai giudici Caterina Mangano, Daniela Urbani ed Eliana Zumbo, le quali hanno ritenuto che la disponibilita' finanziaria per l'acquisto della villa e delle macchine fosse ingiustificata in quanto assolutamente sproporzionata rispetto ai redditi praticamente nulli dichiarati. La richiesta e' scaturita da indagini del reparto speciale delle Fiamme gialle messinesi che ha proposto all'autorita' giudiziaria il sequestro di beni riconducibili al capomafia messinese, attualmente sottoposto alla misura di sorveglianza speciale con obbligo di dimora, dal 1985 a capo del clan Mangialupi. Tra i numerosi precedenti specifici a carico del soggetto, figura la condanna definitiva sia per associazione di stampo mafioso del 2002 che per svariati reati quali rapina, estorsione e traffico di stupefacenti. E' al momento imputato nel processo relativo all'operazione antimafia "Nemesi", al termine della quale nel 2006 furono arrestati 23 soggetti affiliati ai clan Mangialupi e Maregrosso, ritenuti essere responsabili di associazione finalizzata al traffico di stupefacenti, rapine e tentati omicidi tra il 2000 e il 2004 a Messina.
Fonte: Agi