Martedì, 18 Marzo 2014 14:03

Sulla confisca di società al clan Ercolano

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Addiopizzo Catania esprime vivo apprezzamento per il durissimo colpo inflitto dalla DIA e dalla Direzione Distrettuale Antimafia etnea all'impero economico del clan Ercolano.
E' proprio in momenti di soddisfazione collettiva come questa però che vanno fatte delle (seppur dure) riflessioni: le confische non possono e non devono bastare.


Le aziende confiscate alla mafia devono poter continuare a lavorare e produrre anche dopo la confisca; vicende come quelle dell'ex Riela Group non devono più accadere, e anzi, devono essere un monito costante per il legislatore che senza perdere altro tempo dovrebbe procedere tempestivamente alla riforma della legislazione in materia di amministrazione delle aziende confiscate oltre che alla riforma dell'Agenzia Nazionale dei Beni Confiscati.
E nell'attesa che arrivino riforme strutturali a questo sistema, lo Stato ha il dovere di tutelare i dipendenti di queste aziende.
L'Italia non ha bisogno di normative vuote e di vuoti palazzi del potere, ma di vedere i frutti della legalità.
I patrimoni mafiosi confiscati rappresentano una ricchezza per tutti i cittadini onesti e soprattutto costituiscono un grande messaggio di legalità che lo Stato non può permettersi nè di sottovalutare nè di disattendere.

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