Suscitano forte perplessità le recenti uscite mediatiche di Pietro Agen, presidente di Confcommercio Sicilia , il quale dopo avere sminuito la scelta di un imprenditore (peraltro presidente di Confindustria trapanese) di denunciare i propri estorsori perché "colpevole" di essere stato vittima della mafia fino al 2007, rincara la dose con una recente intervista apparsa su Live Sicilia nel corso della quale si dice sorpreso della decisione della Guardia di Finanza Etnea, guidata dal nuovo comandante provinciale col. Roberto Manna, di aver dato atto, con una conferenza stampa, del sequestro di 5 milioni di euro effettuato ad Angelo Ercolano, imprenditore incensurato, nipote del defunto capomafia Pippo Ercolano, iscritto alla Confcommercio.
Viene spontaneo chiedersi: cui prodest? A chi giovano simili esternazioni?
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