In tarda mattinata i soci di Addiopizzo Catania hanno incontrato il prefetto Giovanni Finazzo. L’incontro era stato chiesto dall’associazione nelle scorse settimane e il Prefetto si era dimostrato subito disponibile a conoscere di persona i membri di Addiopizzo. Durante l'incontro Addiopizzo ha presentato le sue attività, si è quindi parlato del Consumo Critico e del progetto Scuole.
Finazzo ha manifestato subito grande simpatia per l’associazione ammettendo di non avere avuto occasione, nei mesi precedenti, di incontrare i soci di Addiopizzo, questo però, ha spiegato il Prefetto, non gli ha impedito di seguire le attività dell’associazione che ha definito “importanti”, anzi Finazzo ha affermato di conoscere benissimo Addiopizzo Catania e per questo si è complimentato per il lavoro dell’associazione, che non ha esitato a definire “lodevole e degno di nota”. Il prefetto Giovanni Finazzo si è impegnato, ad elezioni concluse, ad aiutare Addiopizzo nella ricerca di una nuova sede. Il prefetto ha quindi invitato Addiopizzo a considerare la Prefettura come una vera e propria casa nella quale promuovere le proprie attività future. Il prefetto ha poi paragonato la realtà catanese a quella palermitana per spiegare l'interesse che gli abitanti della provincia etnea hanno nei confronti delle tematiche mafiose. Palermo e Catania vanno dunque considerate come due realtà differenti. E se i palermitani sembrano dunque più sensibili dei catanesi questo dipende anche dal fatto che la storia del capoluogo siciliano è, purtroppo, ricca di gravi tragedie. Durante l’incontro i soci di Addiopizzo hanno donato al prefetto una delle magliette sul consumo critico e un Pizzino della legalità.